lunedì 25 giugno 2012

Viderat


Dall'ombelico
alla gola
una foggia
ammirevole
quello squarcio
uno sfarzo di rosso
sulla tinta del grigio
che avevano rischiato
gli occhi tuoi

quel corpo era una
maglia
che non indosso più
sul tuo tavolo freddo
mi rassicuri
l'orrore
hai tirato fuori
- bisturi e forbici -
la colpa da me
come serpente dal
ventre gonfio
avevo ingoiato i miei
affanni
ed il giovane
che fui
ingoiato
come serpente.

Le tue lame sicure
le lampade limone
negli occhi di rettile
le tue mani hanno colpe
più pesanti delle mie
e con quelle sei riuscita
hai estratto quello
che avevo preso
in pasto.

Quella era la mia carne
prima di abbandonarla
hai estratto il mio pasto
hai strappato le mie viscere
con le tue colpe
più grandi delle mie
e mi sentivo un bambino
vedendo le tue colpe
più grandi delle mie mani;
hai estratto il mio pasto
ero più giovane
prima di mangiarmi
come serpente.
Ora non abito più la mia
carne
mentre esco dal mio ventre.

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